Il gioco delle linee ha un senso, un significato. Ogni relazione tra linee è un movimento e un messaggio.
Un originale contenuto di realtà.
Il significato é nell’incontro e nello scontro delle linee. Linee che s’incontrano in base ad una logica…
Il significato però non è lo stesso condotto dall’unità linguistica verbale. Non è il significato strutturato in tesi-antitesi-sintesi, non è un significato analitico, che si estende in un contesto temporalmente determinato, che ha bisogno della durata, della continuità temporale.
E’ il significato dell’attimo, del non tempo: è il significato fulmineo, è istantaneo. Ha bisogno dello spazio per mostrarsi, non può essere raccontato in periodi temporalmente determinati e grammaticalmente strutturati: è il significato della non parola.
Esiste un pensiero non strutturato secondo la logica del linguaggio verbale? Il pensiero delle linee? Può una linea modificare la mia realtà corporea, portare nuovi contenuti senza il tramite del linguaggio verbale? Le linee sono conduttrici di stati d’animo e emozioni, agiscono sul fisico… il movimento delle linee è il movimento del corpo: sono le armonie dei gesti, è il ritmo del cuore che spinge il sangue nelle vene, sono le nervature che corrono parallele.
Le arti per l’udito sono arti del tempo, arti che si muovono nel tempo e del tempo hanno il ritmo, un inizio e una fine. Le arti per la vista esistono in uno spazio, come il corpo occupano uno spazio e del corpo ripetono i gesti.