
Il mio percorso artistico è strettamente connesso al percorso esistenziale e può essere simboleggiato con la figura del Viandante, colui che percorre i sentieri dei Mondi alla ricerca dell’anima.
Questo nel tempo mi ha spinto a confrontarmi con differenti stili e tecniche: partendo dall’informale ad olio sono arrivata all’astratto, sia digitale che ad olio, fino a giungere al figurativo.
Inizialmente mi sono confrontata con emozioni che possono essere descritte con ossessione ed urgenza.
Ossessione prodotta da una giostra interiore di immagini pressanti fatte di linee, simmetrie e forme geometriche.
Urgenza nel cercare l’espressione più adatta per liberarmi da tali percezioni e visioni opprimenti.
Cercando il significato, la logica delle ‘linee’, mi sono addentrata nel mondo della linguistica e della filosofia con produzione di immagini astratte principalmente digitali, di quel periodo il mio riferimento a Kandiskij ed a Picasso. Qui ci sono approfondimenti
Proseguendo nella ricerca delle tracce dell’anima mi sono avvicinata alle discipline esoteriche che, affinando la mia capacità visionaria, mi hanno aiutato a ricondurre ad un universo codificato le percezioni.
La mia produzione artistica è di conseguenza cambiata, ‘liberata’ dalle linee ho iniziato il viaggio nella ‘forma’.
A volte la comprensione segue percorsi tortuosi ed ha bisogno della negazione e della distruzione per giungere a cogliere l’essenza. Il corpo fisico, la forma per eccellenza, la prima matrice di cui abbiamo esperienza, percepito come massa inerte ed informe, è diventato il soggetto dei miei lavori. Se vuoi qui puoi approfondire
E la pittura è stata la più adeguata tecnica espressiva per esplorare la materia fluida ed ondeggiante. Guarda il video
Per citare alcuni pittori, Dalì in “Cannibalismo autunnale”, Modigliani, Francis Bacon, Munch. In loro ho trovato il seme del corpo fluttuante, che aveva perso i propri confini.
Ma come Viandante ho ripreso il cammino, dopo aver percorso i sentieri del mondo mentale e del mondo corporeo, finalmente sono approdata al mondo degli uomini e qui ho scoperto l’unione, i colori, le sfumature e le armonie, ma soprattutto l’essenza del vivente.
Il figurativo mi ha fornito l’opportunità di esprimere l’equilibrio di un universo stabile nel suo movimento, la festa della bellezza e di un corpo che ha ritrovato finalmente in proporzioni armoniche la sua anima. E nasce anche il desiderio di confrontarmi ed entrare in relazione con questo mondo ora percepito nell’abbondanza e nella ricchezza di possibilità.
Tra i classici i pittori di riferimento sono stati G.Boldini, G. Grosso, J. S. Sargent, De Laszlo, Zorn, Degas.
Attualmente sto lavorando al progetto ‘Solo Donna’, immagini di donne colte in quell’attimo fulmineo di solitudine in cui si svela la sfumatura della loro essenza. L’attimo dello scarto in cui il tempo magicamente è sospeso e si produce un fremito, una frattura da cui involontariamente esce uno sguardo, un’emozione, un gesto bambino.
Sono attimi colti casualmente nelle passanti, oppure nei momenti di cambio posizione delle modelle, inconsapevoli di diventare modelle soltanto quando dimenticano di esserlo.